sabato 30 luglio 2011

Ma il mare non vale una cicca?

Ci vogliono fino a 5 anni per smaltire un filtro di sigarette.
E le nostre spiagge, ogni estate, ne sono piene.

Secondo una recente ricerca delle Nazioni Unite, i mozziconi sono ai primi posti nella top-ten dei rifiuti che soffocano il Mediterraneo: le cicche rappresentano il 40% derifiuti, contro il 9,5% delle bottiglie di plastica. Due mozziconi di sigaretta ogni metro quadrato di spiaggia. Lungo le spiagge italiane, infilati nella sabbia, ci sono 12 milioni e 440mila mozziconi di sigaretta. Piccoli rifiuti che sporcano, molto difficili da pulire (i rastrelli dei bagnini hanno i denti troppo larghi, servono appositi retini o setacci). La nicotina di una sigaretta gettata in mare "contamina" un metro cubo d'acqua. E spesso i bambini più piccoli li trovano giocando con la sabbia e li mettono in bocca.

"Il mare è una risorsa preziosa, la sua salute dipende anche da te. Non abbandonare i mozziconi di sigarette sulla spiaggia" è il claim della campagna di Marevivo.
Il 6 e il 7 agosto, 1000 volontari guidati dall’associazione Marevivo percorreranno in lungo e in largo – persino a bordo di gommoni – le coste italiane per offrire ai bagnanti 100.000 posacenere tascabili, lavabili e riutilizzabili, insieme ad un piccolo vademecum sui tempi di degrado in mare dei principali oggetti – lattine, bottiglie di vetro e di plastica – di uso quotidiano.

L’obiettivo della campagna, che ha come testimonial d’eccezione Margherita Buy, è liberare le spiagge dai rifiuti e, soprattutto, invitare i bagnanti ad un comportamento eco–responsabile: un gesto, così apparentemente trascurabile, come il disfarsi di un mozzicone, in realtà, reca danno all’ambiente ed in particolare al mare.

Riflettiamo e facciamoci anche portatori in prima persona, durante le nostre vacanze, di questo importante messaggio.

.http://www.marevivo.it/mare_cicca2011.php

venerdì 22 luglio 2011

Una ricetta veg per il vostro week end

Se vi piacciono i sapori esotici, vi consigliamo di seguire Meg, Veg Chef creativa che ci propone lo Spollo al Curry, una ricetta 100% vegetale.
Basterebbe che ognuno di noi mangiasse vegan per anche un solo giorno alla settimana per far bene al pianeta, alla salute e agli animali.
Buon appetito!



Si ringraziano:
Meg  http://www.veganblog.it/author/meg/
Con.Bio. http://bioappeti.com/

giovedì 21 luglio 2011

La carne uccide 45.000 persone ogni anno

Un articolo del quotidiano inglese The Independent dell'ottobre 2010 cita uno studio dell'unita' cardiologica della Cornell University secondo cui diminuendo il consumo di carne si potrebbero prevenire, nel solo Regno Unito, 45.000 morti premature ogni anno.

In particolare, lo studio ha calcolato che diminuendo il consumo di carne da "ogni giorno" a "tre pasti la settimana" (che e' comunque un consumo alto, ma certamente molto inferiore al consumo "normale" oggi diffuso) si eviterebbero 31 mila morti per malattie cardiovascolari, 9 mila per cancro e 5 mila per ictus e si farebbe risparmiare oltre 1,3 miliardi di euro al servizio sanitario nazionale.
Eliminando completamente il consumo di carne queste cifre ovviamente aumentano ancora di piu'.

La ricerca e' stata commissionata dall'associazione Amici della Terra, ed e' stata pubblicata nel loro dossier "Healthy Planet Eating". Nel dossier viene fatto anche notare come la riduzione del consumo di carne aiuterebbe molto a rallentare i cambiamenti climatici e la deforestazione delle foreste pluviali.

Il dossier fa anche notare come la carne lavorata (insaccati e simili) sia ancora piu' dannosa per la salute rispetto a quella "fresca", ma come invece non ci sia alcuna differenza - dal punto di vista salutistico - tra "carne rossa" (cioe' manzo, maiale, agnello), "carne bianca" (pollo) e pesce, perche' tutta la "carne" gli animali d'allevamento intensivo e' diventata negli ultimi decenni sempre piu' grassa, vale a dire contiene sempre piu' grassi saturi e colesterolo e sempre meno proteine.

Dati recenti dei ricercatori della London Metropolitan University hanno infatti dimostrato come un tipico "pollo di supermercato" contenga oggi una quantita' di grassi 2,7 volte superiore a quella del 1970 e il 30% in meno di proteine; di conseguenza, la quantita' di calorie e' aumentata del 50%. Questo vale anche per i polli di allevamento biologico: la loro carne contiene un po' piu' di proteine e un po' meno grassi, ma la differenza non e' molto elevata, rimane comunque una carne molto piu' grassa rispetto a pochi decenni fa, quindi TUTTA la carne di pollo, qualsiasi sia il tipo di allevamento, e' dannosa per la salute, cosi' come lo e' la carne "rossa".

Il dossier spiega come la carne rossa sia maggiormente correlata col cancro al colon, mentre tutta la carne grassa (bianca o rossa), ma anche latticini e uova (ricchi di grassi animali e colesterolo) siano causa di obesita' e malattie cardiovascolari. Dal punto di vista dell'ambiente, e' noto come le foreste pluviali vengano disboscate per allevare animali (o coltivare i loro mangimi) la cui carne viene esportata in Europa.


Fonte: http://www.scienzavegetariana.it/news_dett.php?id=1170

venerdì 15 luglio 2011

Vacanze, spensieratezza, sole .... ma la nostra pelle?

E' tempo di vacanze e tutti  abbiamo in programma di trascorrere intere giornate al mare o in montagna.
E di regalarci lunghi momenti di esposizione al sole.

Il sole è fondamentale per la nostra salute, ci aiuta per esempio a sintetizzare la vitamina D.
I raggi UV , attraverso l'iride degli occhi, al mattino permettono la sintesi della serotonina per affrontare la giornata positivamente e , al tramonto, la sintesi della melatonina per riposare bene.

Ma il sole va preso con le dovute precauzioni.

La nostra pelle è stata nascosta per molti mesi sotto gli abiti e non possiamo, all'improvviso, restare sotto i raggi del sole per lunghe ore, in particolare nelle ore più calde della giornata altrimenti i melanociti, che sono le cellule deputate alla produzione di melanina( sostanza naturale che il nostro corpo produce per difendersi dai raggi solari) subirebbero gravi lesioni. Proprio come succederebbe ai nostri occhi rimasti per lungo tempo al buio e improvvisamente aperti alla luce!

Tutte le creme solari normalmente in commercio contengono filtri solari con fattore di protezione UV più o meno elevato ma i raggi UV che stimolano il processo di abbronzatura si concentrano nelle prime ore del mattino e nelle ore del tardo pomeriggio. Tra le 11 e le 16 c'è un'alta concentrazione di raggi infrarossi (IR), raggi utilizzati per cuocere o riscaldare i cibi, tanto per intenderci. E non c'è nessuna crema solare che protegga dai raggi infrarossi.

Montalto Natura ha scelto di NON produrre creme solari "protettive" perchè i filtri solari ammessi sono chimici mentre quelli fisici creano una patina bianca poco gradevole e raccomanda l'esposizione al sole nelle prime ore del mattino e del tardo pomeriggio e in dosi "pediatriche".

L'Unguento Montalto Natura , svolge un'azione lenitiva, idratante ed elasticizzante e va applicato in modo uniforme su tutto il corpo, anche più volte durante la giornata.

Il suo colore giallo/arancio è dato dall'Urukum, pianta utilizzata dagli Indios dell'Amazonia proprio per proteggere la pelle e può essere tolto con una doccia.

I suoi principi attivi più importanti sono l' olio di Calendula bio, lenitivo e antiarrossamento, l'olio di Buriti , sostanza proveniente dalla Foresta Amazonica brasiliana, ricco di betacarotene e provitamina A , utilizzato per proteggere la pelle dal foto-invecchiamento e dalla disidratazione e l'olio di Sesamo bio, ottimo ricostituente per la pelle. E' profumato con essenza certificata naturale di cacao

Non contiene filtri solari chimici, non sostituisce creme solari protettive e non indicato nei casi di ipersensibilità o intolleranza ai raggi solari.

http://www.montaltonatura.com/

martedì 12 luglio 2011

Ciò che mangiamo e respiriamo entrano a far parte di noi

Dal punto di vista della Medicina Tradizionale Cinese (MTC), l'alimentazione, insieme alla respirazione, sono le due fonti dell'energia acquisita che permette al nostro corpo di svilupparsi e di vivere. Ciò che mangiamo e l'aria che respiriamo entrano dunque intimamente a far parte di noi stessi. Ciò è confermato, in termini diversi dalla moderna biologia, che c'informa che i nostri tessuti e tutte le sostanze contenute nel nostro corpo sono costruite usando le materie prime contenute negli alimenti che introduciamo e nell'aria che respiriamo.

Se ciò che mangiamo (farmaci inclusi) diventa parte di noi, è logico pensare che, nel medio-lungo periodo, attuando precise scelte alimentari noi possiamo modificare profondamente il nostro organismo. Da questa intuizione nasce la consapevolezza del potere terapeutico della dieta, intesa come un regime programmato di alimentazione.

Anche nell'impiego pratico della dietetica, la MTC segue il principio dell'armonia fra uomo e cosmo.
La scelta dei cibi per essere di giovamento deve seguire le stagioni, anche perché, studiando la natura e i sapori degli alimenti, scopriamo che ogni stagione ci offre proprio le giuste combinazioni di qualità necessarie per affrontare il suo clima e per preparare le energie del nostro corpo alla stagione che verrà.
Il modo di consumare i cibi è infine un ulteriore aspetto importante; la tranquillità e la pace interiore, il silenzio o l'armonia dei suoni, l’energia positiva che apportiamo al cibo mentre lo prepariamo con amore (conferma da parte della fisica quantistica) e la masticazione lunga e completa fanno la differenza, provare per credere.

Per ulteriori approfondimenti:
http://ilmioequilibrio.blogspot.com/2011/07/introduzione-alla-dietetica-energetica.html

lunedì 11 luglio 2011

Zero Impact Web, Renault salvaguarda la foresta in Costa Rica

I cambiamenti climatici dovuti all’effetto serra sono una delle principali minacce che il pianeta e l’umanità intera stanno affrontando. Internet permette di ridurre le emissioni di CO2 abbattendo le barriere di spazio e tempo attraverso collegamenti con il mondo intero in tempo reale, ma è bene ricordare che anche il web consuma energia: si stima infatti che l’Information Technology sia responsabile del 2% delle emissioni di CO2 europee, con circa 7 milioni di centri elaborazione dati e 40 miliardi di kWh consumati all’anno.



Renault ha aderito con il proprio sito web a “Zero Impact® Web”, progetto promosso da LifeGate con l’obiettivo di ridurre e compensare le emissioni di anidride carbonica generate dall’utilizzo di Internet.

Zero Impact® Web, fa parte del progetto Impatto Zero®, il primo progetto italiano che concretizza gli intenti del protocollo di Kyoto e permette di calcolare, ridurre e compensare le emissioni di CO2 generate dalle attività di persone, eventi, prodotti e aziende contribuendo alla creazione e alla tutela di foreste in crescita.

Renault partecipa attivamente al progetto contribuendo alla salvaguardia di 54.669 mq di foresta in Costa Rica grazie ai quali saranno compensate le emissioni di CO2 generate in un anno dal traffico giornaliero sul sito internet http://www.renault.it/.
L’impegno di Renault è quello di ridurre il consumo di CO2 non solo la su strada ma anche sensibilizzando i consumatori nelle azioni quotidiane, come la navigazione sul web, consentendo al navigatore di ridurre al minimo il proprio impatto sull’ambiente.

http://www.renault.it/il-mondo-renault/lifegate/index.jsp

lunedì 4 luglio 2011

"Tappo a chi?" progetto pilota di raccolta e riciclaggio dei tappi di sughero

Il sughero è un prodotto al 100% naturale, riciclabile e riutilizzabile, per questo è considerato un materiale ecosostenibile.

Il sughero non è altro che la corteccia della quercia da sughero (Quercus Suber, questo il suo nome scientifico). La quercia da sughero è una pianta caratteristica delle regioni del mediterraneo centro occidentale: Nord dell’Africa (Marocco, Algeria, Tunisia), Sud della Francia (in particolare Corsica), Italia (Sardegna, Sicilia e Toscana), Spagna e Portogallo.
La superficie mondiale di quercia da sughero è stimata in 2,2 milioni di ettari, con un’estrazione di circa 300.000 tonnellate di sughero l’anno, di cui circa 15.000 in Italia (12.000 solo in Sardegna).

La quasi totalità della produzione italiana del sughero, trasformata in tappi di bottiglia, è attualmente assorbita
dai produttori vinicoli. Tappo a chi? è il progetto promosso da Rilegno, nato per raccogliere, ritirare e avviare al recupero i tappi di sughero.

Dopo la prima fase di sensibilizzazione che ha visto coinvolte le cantine di alcune regioni associate al MTV, a fine 2009 è stato attivato un protocollo di intesa con Savno e il Comune di Valdobbiadene   (TV) per avviare la raccolta diffusa territoriale dei tappi di sughero sul Comune Trevigiano.

A partire dal 2010 Tappo a chi? ha preso la sua forma definitiva e oggi si esprime attraverso protocolli di intesa e accordi con i gestori di igiene ambientale che si rendono disponibili ad aderire sui singoli territori, seguendo la falsariga dei convenzionamenti che il consorzio Rilegno già attua a livello locale per il ritiro e il recupero dei rifiuti da imballaggi legnosi.

Il progetto si rende operativo attraverso il posizionamento di contenitori in isola ecologica o in altri luoghi individuati dal gestore o dal Consorzio: l’attivazione del progetto è subordinata alla sottoscrizione di un accordo condiviso.

Rilegno desidera garantire un risvolto sociale di questa tipologia di raccolta, destinando gli eventuali proventi ad associazioni o enti o strutture del territorio interessato, individuate insieme agli altri attori dell’accordo e definite al momento della stesura del protocollo.

Per approfondimenti: http://www.tappoachi.it/